MAIL ART: QUANDO L'ARTE VIAGGIA PER POSTA


 
Mail Art o Arte Postale: uno dei movimenti artistici più longevi della storia
 
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I materiali di www.belleartionline.it sono adatti anche per le vostre opere di Mail Art
 

 
Oggi, parlando di forme d'arte un po' diverse, parliamo della Mail Art o Arte Postale, un movimento artistico davvero geniale con centinaia di anni di tradizione alle spalle! Siamo sicuri che, in un'epoca come la nostra caratterizzata da forme di comunicazione un po' "fredde" e "standardizzate" come l'sms, l'e-mail e la stessa scrittura computerizzata che non lascia spazio al tratto personale e caratteristico della calligrafia di ognuno di noi, l'Arte Postale potrebbe incuriosire qualcuno divertendo e colorando le giornate in quanto hobby creativo capace di riscaldare occhi e cuore così abituati ormai ai colori "finti" dello schermo del Laptop e dello Smartphone.
 
 
MAIL ART, MONDO STRANO E CREATIVO: DI CHE COSA SI TRATTA?
 
Una definizione un po' accademica del termine Mail Art potrebbe spiegarla come movimento artistico d'avanguardia che prevede l'invio per posta di cartoline, bustelettere e prodotti simili, rielaborati artisticamente con vari metodi (dipinte, disegnate, decorate a collage, etc.) e indirizzati a uno o più destinatari. L'Arte Postale coincide quindi sia con il messaggio da essa spedito, sia con il mezzo tramite cui essa spedisce: senza uno dei due essa non sussiste.


 

 
Il movimento della Mail Art è uno dei più longevi di tutta la Storia dell'Arte; essa si è evoluta partendo dagli anni Cinquanta arrivando fino ai giorni nostri e generalmente si fa coincidere la sua nascita (o meglio la sua legittimazione) con il 1962, anno in cui Ray Johnson la codificò grazie alla sua attività artistica ispirata dalle idee dei suoi predecessori appartenenti al gruppo di artisti contemporanei Fluxus, ai Dada e al movimento futuristico dedicato ai collaggi postali di Ivo Pannaggi (1920).
L'americano Ray Johnson realizzò il primo esperimento di Mail Art "Add to and Return" inviando per posta i suoi lavori in tutto il mondo contrapponendosi così all'idea di commercializzazione e mercificazione dell'Arte che stava prendendo sempre più piede in una nuova società basata sul consumismo e sul profitto. Egli fondò la scuola d'arte "per corrispondenza" New York Corrispondance School of Art, consacrando così questo movimento che faceva confluire nell'operazione artistica non solo gli elaborati spediti ma le stesse buste, francobolli e timbri producendo uno scambio non commerciale delle opere creative.
 
 
 
Dopo Johnson, una spinta profonda a questo movimento artistico fu prodotta da On Kawama, esponente dell'Arte Concettuale americana. Egli creò due iniziative in particolare, la prima, intitolata "I got up" (1969), prevedeva l'invio giornaliero per 4 mesi consecutivi di una serie di cartoline postali indirizzate ad artisti, critici o semplicemente amici, in cui indicare l'orario in cui ci si era alzati dal letto al mattino. La seconda denominata "I am still alive" (1970), prevedeva l'invio di un telegramma all'artista concettuale e minimalista Sol Lewitt che ne avrebbe tratto poi 74 variazioni.
 
 

Il Fax indirizzato a Sol Lewitt per il progetto I am still alive di On Kawara 
 
 
La caratteristica primaria dell'Arte Postale, dunque, è quella di essere uno scambio di idee e creatività non commerciale; il presupposto è poi quello della compartecipazione all'opera in quanto "i mittenti ricevono" ovvero chi riceve la Mail Art non è semplice destinatario ma deve poi partecipare attivamente al movimento apportando il proprio contributo creativo per poi rispedire in giro l'opera ad altri che faranno lo stesso.
 
Essa ha continuato a svilupparsi e a crescere resistendo anche alla crisi della cultura concettuale negli anni Ottanta; non si è spaventata di fronte a mezzi di comunicazione nuovi basati sulle tecnologie all'epoca innovative, anzi, li ha cavalcati e ne ha approfittato per incrociare la propria attività con quella di altre esperienze come la poesia visiva ad esempio. Ecco quindi che, con l'affacciarsi di nuovi strumenti come la fotocopiatrice o il fax (oggi ci viene da sorridere a chiamarli "nuovi"), questo movimento artistico ha assunto nuove sfumature e accresciuto il proprio potenziale e non a caso veniva spesso denominata con definizioni alternative, tra tutte quella di Fax Art.
 
 
 
 
Oggi con la capillare diffusione del Web la Mail Art ha uno strumento in più da utilizzare a proprio favore; esso facilita la diffusione di tale pratica grazie alla Posta Elettronica che, abolendo le distanze spaziali e temporali e arricchendo i messaggi con gli ipertesti, modifica il concetto di Arte Postale facendole fare un salto di qualità secondo alcuni o forse una perdita di valore secondo altri. A noi di BelleArtiOnline personalmente piace l'idea che Internet possa aiutare la diffusione dei movimenti artistici e la circolazione delle idee (non a caso commerciamo online!) ma ci sentiamo un po' malinconici e per quanto riguarda l'opera d'arte in senso materiale preferiremmo ricevere una cartolina decorata in carta e colore da toccare e rigirare tra le mani per modificarla e spedirla a nostra volta, come la vera Arte Postale originale insegna.
 
Chi sono e cosa si scambiano i Mail Artist?
 
Solitamente i Mail Artist si scambiano opere in forma di lettere illustrate, timbri, buste decorate o illustrate, figurine d'artista, fanzine, cartoline, francobolli d'artista, interviste postali e oggetti tridimensionali come i libri d'artista. Ciò che importa è che l'Arte Postale non deve essere semplice arte spedita per posta, essa deve essere arte che sfrutta il servizio postale non solo come veicolo ma come stessa opera d'arte (ecco perchè un oggetto inserito in una busta anonima non è definibile come Mail Art).
 
 
 
Tra i più famosi Mail Artist qui in Italia, ebbene sì essa non è solo frutto della mente aperta americana, possiamo ricordare i nomi di Piermario Ciani, Vittorio Baccelli, Enrico Baj, Guglielmo Achille Cavellini, Vittore Baroni, Anna Boschi (che curerà la Mostra Omaggio a Ray Collettiva di cui parleremo nel BaoBlog di domani) e infine Claudio Grandinetti il quale è direttore del M.I.M.A., il Museo Internazionale di Mail Art, e dell'A.I.M.A., l'Archivio Internazionale di Mail Art.
 
 
MAIL ART NELLA STORIA, NON SOLO CONTEMPORANEITA'
 
Se chiediamo a un'artista dell'Arte Postale di dirci qual è, secondo lui, il primo vero esempio di Mail Art, probabilmente potrebbe risponderci dicendo che essa ha avuto inizio quando Cleopatra, secondo una leggenda, spedì sé stessa a Giulio Cesare arrotolata all'interno di un tappeto.
 
Buste illustrate:
 
Tuttavia le origini reali della Mail Art potrebbero essere imputate agli articoli di Cancelleria Postale come le illustrazioni dell'artista inglese William Mulready create per la produzione a mezzo stampa del primo stock di buste pre-affrancate prodotte per il lancio della Penny Post in Gran Bretagna attorno al 1840; tra l'altro l'opera di Mulready fu accettata in malomodo dal pubblico britannico e molti disegnatori all'epoca produssero molteplici parodie della versione originale. Si stava comprendendo però come l'elementare servizio postale potesse essere un potentissimo strumento di comunicazione tanto che, nei cinquantanni successivi, erano già milioni le buste illustrate secondo temi e fantasie diverse ad aver girato il mondo intero.
 
 
 
 
Cartoline illustrate:
 
Come vera forma d’arte, la Mail Art produsse inizialmente opere sia nobili che volgari, spaziando dal comico al satirico celebrando la libera circolazione delle proprie idee e di valori non solo spesso propagandistici e patriottici ma anche pacifici come l'uguaglianza, la fraternità e l'abolizione della schiavitù. La stessa Mail Art, se ci pensiamo, è un esempio di Arte Democratica in quanto alla portata di tutti e accessibile a tutti tramite la capillare diffusione del sistema postale.
 
L’utilizzo entusiastico delle illustrazioni sulle buste continuò fino alla seconda metà del XIX secolo, finché le amministrazioni postali di tutto il mondo cominciarono ad autorizzare l’uso di cartoline illustrate iniziando in un certo senso il declino delle buste illustrate in quanto meno costose e più facili da produrre e riprodurre anche se fatte a mano. Una cartolina è piatta e solitamente rettangolare e ciò ricorda da vicino una tela, mentre una busta proviene da un foglio inizialmente piatto che va poi tagliato e piegato e per produrre delle buste stampate sono necessari almeno due processi consecutivi quindi l'efficienza economica veniva raggiunta solo in caso di grandi tirature.
 
 
 
 
E-mail Art:
 
La pratica in senso analogico e fisico dell'Arte Postale è continuata all'incirca fino agli anni Sessanta e Settanta; di lì a poco, grazie all'avvento dell'elettronica digitale la Mail Art avrebbe subito un'evoluzione inevitabile. La convergenza di questo avvento con l'invenzione della tecnologia applicata alla telefonia e più tardi con lo sviluppo di Internet nei primi anni Novanta, avrebbe portato le famiglie a essere dotate di computer e stampanti che, tramite appositi programmi, potevano essere impiegati per personalizzare le buste postali con testi e grafiche diversi. La Mail Art diveniva dunque alla portata di tutti, anche dei meno esperti di grafica e decorazione, e chiunque poteva definirsi nel proprio piccolo un Mail Artist.
 
Tra l'altro alcune opere realizzate con l’ausilio di un computer, possono essere create secondo i canoni della distribuzione postale mentre altre possono impiegare il servizio postale per agevolare una collaborazione o un’attività di "arte per corrispondenza" tra artisti spazialmente lontani.
 
In particolare tramite Internet ebbe origine il fenomeno della E-mail Art, che altro non è che il passaggio da corrispondenza cartacea a corrispondenza virtuale di opere d'Arte Postale. Quando un gruppo di artisti sono in qualche modo connessi tramite le proprie opere ci si riferisce a questi come una Rete di Arte Postale o Mail Art Network. Come anticipato qualche riga fa, noi siamo favorevoli a tutti i tipi di evoluzione o rivoluzione artistica però speriamo che la trasformazione in E-mail Art non faccia scomparire la tradizionale Mail Art che spediva in giro oggetti reali e autentici con cui il destinatario/mittente poteva entrare in contatto fisicamente modificandoli con le proprie mani senza filtri virtuali, sentendo la grana della carta, il rilievo delle decorazioni e il profumo del viaggio compiuto dalla busta, dalla cartolina o da qualsiasi altro mezzo utilizzato per veicolare la propria creatività.
 
 
LE MAIL ART NETWORK
 
Il concetto di Mail Art Network o Rete di Arte Postale affonda le proprie radici nel lavoro di alcuni gruppi precedenti tra cui il più influente è sicuramente quello degli artisti Fluxus che hanno dato il via a operazioni d'arte prodotta in più edizione o in multipli.
 
L'Arte Postale nel contesto del Mail Art Network è una forma di arte concettuale, un movimento senza soci nè leader in cui è possibile entrare e uscire liberamente e in cui nessuno comanda e tutti gli aderenti sono allo stesso livello. L’Unione Internazionale degli Artisti Postali (International Union of Mail Artists o IUOMA) è un gruppo di Mail Artist attivi individualmente in molto paesi; fondata nel 1988 possiede oggi un proprio forum online e chiunque può chiedere di prenderne parte e in questo modo si può affermare che il gruppo sia unito solo concettualmente. Tra i primi a cavalcare l'onda offerta da Internet oltre alla pratica in senso analogico dell'Arte Postale, i Mail Artist, come gli Street Artist di cui abbiamo parlato nel BaoBlog della settimana scorsa, spesso lavorano anonimamente o collettivamente usando pseudonimi.
 
 

Francobolli personalizzati del gruppo Iuoma 
 
 
Tra i maggiori progetti di Mail Art intesi come Network vi è il progetto Brain Cell di Ryosuke Cohen iniziato nel 1985. Fino al 2006 sono state create grazie a questo progetto più di 600 edizioni e ne vengono aggiunte di nuove circa ogni 8 - 10 giorni. Altri contributi significativi sono il Memo(random) / Memo(ry) di Robin Crozier del 1980 o l'archivio TAM Rubberstamp di Ruud Janssen del 1983 ma uno dei più curiosi è di sicuro il texano Fluxus Bucks di Ex Posto Facto che, dal 1994, prevede la produzione, distribuzione e circolazione di migliaia di "banconote Fluxus".
 
 

Banconota Fluxus 
 
  
MAIL ART CON BELLE ARTI ONLINE
 
Ora che sapete tutto anche sulla Mail Art, o Arte Postale, provate a cimentarvi anche voi in questa avanguardia artistica che ha resistito così bene nel tempo e fate circolare la vostra arte tramite posta; ovviamente per farlo utilizzate i prodotti di BelleArtiOnline, colori, matite, pennelli, inchiostri e tutto quello che vi può servire per sfogare la vostra creatività e produrre una vera e propria opera di Mail Art! Provate a pensare dove potrebbe essere la vostra cartolina fra un paio d'anni, come si sarà trasformata, chi avrà contribuito a diffonderla e modificarla rendendola unica...e chissà, magari un giorno tornerà nelle vostre mani!
 

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